Bastano quarantacinque minuti al Foggia Calcio per battere il Brindisi e vincere il derby. I rossoneri si rendono protagonisti della loro miglior versione stagionale, almeno per quarantacinque minuti, mettendo all’angolo un avversario spiazzato dalla “fame” dei rossoneri e troppo distratto a centrocampo, dove numericamente non riescono a fare argine e a fare filtro davanti alla difesa. Un derby all’inglese, arbitrato senza troppi fischi dall’arbitro Frascaro Emanuele di Firenze per una conduzione arbitrale che premia l’agonismo pulito e lo spettacolo, oltre che un Foggia più aggressivo, più reattivo e pronto, più deciso nei contrasti. Il Foggia allunga così con il Brindisi la sua serie “Sì”, giunta oggi a sette partite e trova spazio lì, nell’Olimpo della classifica.

FORMAZIONE – Il tecnico del Foggia Cudini opera dei cambi. Rientrano tra i titolari Rizzo e Garattoni, entrambi reduci da un infortunio, mentre nell’undici iniziale non ci sono il play Marino e il centrale Riccardi. Il modulo è il 3-4-1-2. La difesa a tre davanti a Nobile è composta da Salines, Carillo e Rizzo. Centrocampo con Garattoni e Vezzoni sulle fasce, con Martini e Di Noia centrali. In attacco Schenetti agisce alle spalle di Tonin e Peralta. Torna a disposizione ma solo in panchina il centravanti Beretta.

PRIMO TEMPO – Nel primo tempo Foggia sciorina un gioco quasi sempre offensivo, capace di creare costantemente azioni pericolose ed occasioni da gol, sfruttando l’efficacia di gran lunga superiore agli avversari nei contrasti e gli spazi generosamente offerti da un Brindisi “scollato”, sceso allo Zaccheria con un 4-2-3-1 spaccato a metà. Da un lato gli attaccanti, isolati, dall’altro la linea di difesa e due centrocampisti in balia delle onde. L’andazzo della partita lo si intuisce dopo pochi istanti di gioco, quando il Foggia affonda a destra con Peralta che conduce palla, indisturbato, la porta sul sinistro, si accentra e calcia di poco alto sulla traversa. Al 9’ splendida triangolazione tra Vezzoni e Schenetti, con quest’ultimo che restituisce il passaggio al compagno con un delizioso colpo di tacco, liberandolo di fatto da ogni marcatura in area di rigore, ma il tiro esce di poco a lato. Al 13’ risponde il Brindisi con una conclusione al volo di Ganz che però non trova la porta ed esce a lato scortata dallo sguardo del portiere. Sarà l’unico lampo di una partita al buio. Al 17’ arriva il vantaggio del Foggia. Azione che parte da una rimessa in gioco da fallo laterale e si sposta da sinistra a destra. Peralta passa a Schenetti che prolunga per Garattoni. L’esterno controlla palla, sembra cercare il varco sul sinistro, ma vedendosi chiuso sposta il pallone sul destro e fredda il portiere sul primo palo. Al 31’ il Foggia raddoppia. Caparbia azione di Garattoni da destra, supera il contrasto di un avversario, mette in mezzo un pallone sul quale non arrivano a deviare né Vezzoni né il portiere del Brindisi. I due si scontrano, mentre la palla arriva a Schenetti, che segna a porta vuota. Al 38’ Tonin appoggia per l’accorrente Peralta che fa un passo, entra in area e calcia impegnando il portiere a una respinta con i pugni in angolo. Al 42’ ancora Peralta dal limite prova il sinistro ma alza la mira.

SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo il Brindisi scende in campo determinato a riprendersi la partita. Il modulo dei biancoazzurri passa dal 4-2-3-1 a un più abbottonato 4-1-4-1 che fa densità a centrocampo e aiuta la squadra ad esprimersi meglio. O quantomeno a non esporsi ai continui attacchi del Foggia. Al 61’ è il Foggia però ad essere pericoloso con un cross da destra di Peralta che trova la deviazione aerea di Tonin ma il portiere para. Al 62’ il Brindisi accorcia le distanze con un colpo di testa di Bizzotto sugli sviluppi di un angolo, ma c’è posizione di fuorigioco a due passi dalla linea di un suo compagno di squadra, proprio posizionato dinanzi al portiere. Cudini cambia ed inserisce Antonacci e Beretta al posto di Garattoni e Peralta. Al 69’ altri cambi. Fuori Martini e Schenetti, dentro Rossi e Marino. Il modulo si trasforma in un 5-3-2. Al 72’ è proprio il subentrato Alessio Rossi a provarci con un destro dai venti metri ma il tiro è telefonato e il portiere para. Telefonato è anche il colpo di testa di Costa, subentrato nel Brindisi, che non sorprende Nobile. Al 76’ il Foggia va nuovamente vicinissimo al gol. Salines scambia con Tonin e dal limite colpisce l’incrocio dei pali, con la palla che sbatte a terra sulla linea e rimane in campo. All’82’ quinto ed ultimo cambio della partita per il Foggia. Fuori Tonin, dentro Idrissou Subutan. La partita però non regala altri momenti da ricordare. A parte la gioia finale dello Zaccheria.

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