Scontro diretto vinto. Playoff artigliati con ancora più forza e morale che sale alle stelle. Anzi, di più. Il Foggia sbanca con un netto zero a tre il Franco Scoglio di Messina, aggiudicandosi una partita fondamentale nel suo percorso di crescita. I rossoneri la sbloccano subito con Gagliano, per poi raddoppiare con Tascone. Nel finale suggella la vittoria un gol da cineteca di Millico, che centra il sette della porta peloritana con un destro di pregevole fattura. Nel mezzo tanto Perina, capace (soprattutto nel primo tempo) di arginare le sfuriate siciliane e tanti cartellini. Ne fa le spese il Messina che rimane in nove per i rossi a Manetta e Frisenna. La partita, tutt’altro che gradevole, ha visto il Foggia più bravo nel gestire gli episodi e nel portarli a suo favore. Per Odjer e soci si tratta del sedicesimo punto in sei gare. Uno score da promozione diretta. I playoff non sembrano più essere un sogno.

FORMAZIONE – Cudini è alle prese con l’emergenza, soprattutto in difesa. Oltre ai lungodegenti Marzupio e Carillo, si aggiungono gli squalificati Riccardi e Vezzoni. Come se non bastasse, in attacco, manca il centravanti Santaniello, ancora alle prese con il suo infortunio. Vista la situazione, il tecnico opta per un cambio di modulo. Dal 3-4-3 passa al 4-3-3. Davanti a perina agisce una linea a quattro di difesa composta da Silvestro, Ercolani, Rizzo e Salines. Odjer è il play, con Tenkorang e Tascone ai suoi lati. In attacco il riferimento centrale è Gagliano, con Millico e Rolando sugli esterni.

PRIMO TEMPO – Il Foggia fa fatica a trovare le misure e il Messina è bravo a mettere i rossoneri in difficoltà con tagli e sovrapposizioni. Sono i peloritani ad aprire le danze al 4’ con Emausso. Il trequartista si fa trovare pronto su un cross proveniente da destra, ma il suo colpo di testa esce di poco a lato con Perina immobile. Il portiere, però, diventa subito protagonista al 9’, quando salva in angolo un tiro a giro dal limite di Zunno. Nel momento migliore del Messina il Foggia passa in vantaggio. Millico verticalizza per Gagliano, che elude la difesa e si presenta solo davanti al portiere, infilandolo con un rasoterra a incrociare di sinistro. Uno a zero. Il vantaggio non cambia il tema della partita. Al 22’ una stilettata di Emausso col piatto destro costringe Perina a salvarsi in angolo. Lo stesso trequartista al 26’ prova la giocata ad effetto. Controlla con il sinistro e calcia al volo con il destro, ma Perina con la mano aperta mette in angolo. I rossoneri agiscono soprattutto in contropiede. Al 38’ Rolando costruisce un’azione identica a quella che ha portato al vantaggio, questa volta Fumagalli si salva con il piede sinistro. L’ultimo sussulto è però di marca siciliana. Franco prova la sventola dal limite, ma Perina vola e devia in angolo.

SECONDO TEMPO – Al rientro dopo l’intervallo il Messina ci prova nuovamente con Emausso, ma Perrina para. La svolta arriva al 53’. Manetta commette un fallo tanto duro quanto inutile su Gagliano a centrocampo, l’arbitro estrae il secondo giallo della partita e poi il rosso. Messina in dieci. I rossoneri hanno spazio per far male ai siciliani. Al 54’ ci prova Tenkorang in contropiede. Il centrocampista si inserisce, entra in area, resiste al contrasto di un avversario, senza però riuscire a calciare a rete quando si ritrova tutto solo davanti alla porta. L’ex Entella è stanco e Cudini lo richiama, spendendo in campo Di Noia. Il Messina è in bambola e fa tilt al 56’ Gagliano pressa la difesa intenta a costruire gioco dal basso, poi Rolando e Millico gli danno aiuto e riescono a costringere l’avversario all’errore. Tascone è veloce nel presentarsi sul pallone e a concludere con un preciso rasoterra nell’angolo. Zero a due. La partita è virtualmente conclusa. Al 63’ Il Messina chiede il rigore per un tocco di mano in area di Ercolani, ma il giudice di gara lascia giocare. Al 65’ Cudini cambia. Escono Gagliano e Tascone, i due marcatori, ed entrano Martini e Tonin. Altri cambi al 74’ quando Ercolani (infortunato) e Odjer lasciano spazio a Papazov e Marino. La partita si gioca a ritmi lenti. L’unico sussulto è di Plescia (subentrato nel secondo tempo) che è bravo nel concludere al volo su verticalizzazione dalla difesa, ma la palla esce a lato. A mettere un macigno sulla partita arriva l’espulsione di Frisenna, reo di aver commesso un duro fallo a centrocampo su Martini. Con i siciliani in nove il Foggia gioca sul velluto. All’ 85’ Tonin fa tutto bene: palleggio al volo e tiro di prima intenzione murato da Fumagalli in uscita. Al 94’, in pieno recupero, il tris rossonero. Anzi, la gemma rossonera. La sforna Millico con un destro a giro che tocca l’interno del palo e si infila nel sette. Zero a tre. Partita finita. Questa volta per davvero.

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