Chissà. Chissà come sarebbe andata se il Foggia avesse potuto giocare in undici tutta la partita. Questo è l’amarissimo interrogativo con il quale i tifosi del Foggia hanno abbandonato questa sera lo Zaccheria. Una domanda inutile, ovviamente, perché scervellarsi non cambia certo la storia, ma che crea tanta delusione. I rossoneri, in dieci uomini dal 4’ del primo tempo per l’espulsione (molto contestata) di Tascone, perdono 2-0 in casa contro la Casertana, avversario apparso evanescente nella prima frazione, più determinato nella ripresa, ma capace di impensierire la porta di Perina solo in tre occasioni, in due delle quali sono nati i gol di Montalto e Curcio. È la partita dei rimpianti e del prossimo Giudice Sportivo, perché a Potenza (nel prossimo match) mancheranno i “rossi” Tascone e Cudini, oltre al diffidato Odjer. Incognite per Millico e Tenkorang, usciti per infortuni. No, non è stata proprio la serata buona per il Foggia.

FORMAZIONE – Il tecnico Cudini deve rinunciare al solo Santaniello, infortunato. La squadra scende in campo con il 3-4-3. La novità è la presenza di Rizzo sull’esterno sinistro della linea di mediana. Davanti al portiere Perina si scherano Salines, Riccardi ed Ercolani. Tascone ed Odjer sono i mediani con x Silvestro ed appunto Rizzo sulle corsie esterne. In attacco il centravanti è Gagliano con ai suoi lati Millico e Rolando.

PRIMO TEMPO – Che non sarebbe stata una serata propizia lo si era capito immediatamente. Dopo 4’ minuti, infatti, il Foggia è in dieci. L’arbitro estrae il rosso diretto per un fallo di Tascone a centrocampo, reo di aver colpito al ginocchio Tavernelli, che lo aveva saltato in dribbling. Il fallo c’era, il giallo anche, il rosso, forse, è eccessivo, anche alla luce di un precedente fallo su Millico di simile fattura e non sanzionato con nessun cartellino. Saltano, ovviamente, tutti i piani di Cudini. La priorità è difendersi, l’attacco è un’opzione. La sofferenza è una certezza. I rossoneri, in piena emergenza, cambiano assetto per passare al 3-5-1. Rolando e Millico arretrano sulla linea di mediana, alternandosi nel sostegno all’unica punta Gagliano. All’ 8’, su punizione di Millico, Salines colpisce di testa ma spedisce alto. Al 14’ Tavernelli inventa un passaggio filtrante per Montalto che con il sinistro manda alto. Al 15’ Millico esce per infortunio: il colpo subito in apertura di match si fa sentire. Al suo posto entra Tenkorang, che occupa uno slot in mediana. Di fatto, il Foggia ha perso nel breve volgere di pochi minuti i suoi uomini di maggior qualità. E la Casertana? Il primo tiro in porta arriva al 22’. Calapai prova la conclusione dal limite, ma la palla è centrale e il portiere para a terra. Debole e fuori misura è invece il colpo di testa di Riccardi, che al 24’ gira verso la porta un calcio d’angolo proveniente da sinistra. Stessa sorte per la Casertana, quando al 33’, sugli sviluppi di una punizione, Sciacca colpisce di testa da posizione vantaggiosa, ma manda alto. Al 36’ il Foggia risponde: cross a rientrare di Rolando e stacco aereo imperiosi di Gagliano, che impegna il portiere alla difficile deviazione in angolo. Al 41’ è la Casertana ad andare vicina al vantaggio. Su contropiede di Carretta, è Tavernelli da buona posizione a calciare a rete ma Riccardi lo mura in angolo. Nell’ultimo dei tre minuti di recupero la Casertana va vicina nuovamente alla rete. Cross di Carretta da sinistra e intervento in spaccata di Tavernelli che non riesce a spingere la sfera oltra la linea.

SECONDO TEMPO – Dopo un primo tempo scialbo, la Casertana ritorna in campo con un atteggiamento diverso, più proiettata all’offensiva. Al 50’ Perina deve intervenire su un cross teso di Curcio, che mette al centro dal fondo un pericoloso pallone per Montalto. Al 54’ Celiento di testa manda di poco alto un corner proveniente da sinistra. Al 60’ Cudini cambia. Entrano Papazov e Vezzoni al posto di Silvestro e Salines. Al 64’ Perina è spettacolare. Chiude la porta con un intervento prodigioso su tap-in ravvicinato di Carretta, pronto a deviare in rete, da due passi, un traversone a rientrare di Damian. Al 70’ un’azione innescata dalla caparbietà di Rizzo e rifinita da un radente di Rolando, libera al tiro Tenkorang, che riceve la palla dopo il mancato aggancio di Gagliano, ma un difensore salva in angolo toccando con il tacco. Al 79’ la Casertana passa in vantaggio. Il Foggia attacca in nove (Tenkorang è out per infortunio e la sostituzione tarda ad arrivare), Rolando subisce fallo, l’arbitro non fischia e parte il contropiede rossoblu. Un lancio lungo pesca Montalto in area, solissimo. L’attaccante mette giù la sfera e fredda il portiere. Uno a zero. Scoppia il putiferio allo Zaccheria. Cudini viene espulso per proteste mentre il pubblico inveisce contro l’arbitro Scatena di Avezzano. I rossoneri cambiano di nuovo. Dentro Tonin e Martini, escono Tenkorang e Rolando. Il raddoppio arriva all’ 84’. Punizione dalla tre quarti, Montalto fa sponda di testa e Curcio deve solo spingerla in rete. L’ex attaccante non esulta in segno di rispetto verso la sua ex squadra. Nel recupero il Foggia chiede un rigore per un fallo di mano su testa di Riccardi ma l’arbitro lascia continuare. Al fischio finale sono pesanti le proteste dello Zaccheria verso l’arbitro.

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