Scuro in volto. Determinato a far comprendere i propri punti di vista. Non felice delle situazioni in essere in questo gennaio di mercato e di impegni ravvicinati. E’ questa l’impressione che emerge dalla conferenza stampa pre Foggia-Potenza tenuta da Fabio Gallo nella tarda mattinata allo Zaccheria. Il tecnico rossonero sa essere esplicito. Anche coi toni, non solo con le parole. Che sembrano indirettamente confermare che quella di un acceso confronto col patron Canonico, a margine della presentazione di Vacca due giorni fa, non sia solo un “gossip“, come un po’ affrettatamente (e zelantemente) da qualche parte ci si è premurati a derubricare.
Ecco cosa ha risposto alle domande dei cronisti:
Cominciamo dal calciomercato. E’ arrivato Bjarkason, che è un centrocampista con caratteristiche diverse rispetto a quelli già in rosa. Sapete già di Rutijens e Kontek. Quanto ad Antonio(Vacca, ndr), calcisticamente non si discute ma è un giocatore non in condizione: non gioca e non si allena praticamente da maggio. Quindi ha parecchio lavoro da fare, sia per smaltire qualche chilo di troppo sia per ritrovare la condizione. Ho parlato sia con lui che col prof. (il preparatore che lo seguirà per il recupero della forma, ndr) e sicuramente la cosa principale che TUTTI (rimarcato due volte, ndr) dobbiamo ricordare è che il suo “storico” recente dice che ogni volta che ha anticipato i rientri ha avuto ricadute muscolari. Questo è un rischio che non voglio correre e Antonio è d’accordo: finchè non avrà raggiunto una condizione tale da consentirgli di affrontare una partita non sarà impiegato. Quindi il suo rientro in campo dipenderà da quanta voglia avrà di rimettersi in gioco, da calciatore importante qual è. Perciò evitiamo in futuro di parlare ogni settimana di lui: finchè non starà bene, d’intesa col ragazzo e soprattutto col mio preparatore, di cui mi fido ciecamente, non gli faremo correre rischi inutili pur di anticiparne il rientro. Non ha senso neanche portarlo in panchina. E con questo credo di essere stato chiaro su questo punto, a scanso di qualsiasi equivoco.”
La partita di domani? Affrontiamo una squadra che sta bene in salute, è “di categoria” e può metterci in difficoltà. Da quando ha cambiato allenatore il Potenza sta facendo bene e ha calciatori di qualità in avanti. Noi invece siamo alla terza partita in una settimana e abbiamo qualche problema, fra influenze di tre giocatori e qualche trauma fisico di altri, che dobbiamo vedere se sarà risolvibile entro domani. Dunque in questo momento per quanto riguarda le mie scelte è tutto un po’ in alto mare. Comunque la vittoria in Coppa ci fa arrivare un po’ meglio sul piano della fiducia, poi ogni partita ha le sue difficoltà. La mia esperienza a Potenza (nelle ultime due stagioni, ndr)? E’ stata una parentesi bellissima, specie nella prima stagione (in cui il tecnico milanese era subentrato in corsa, ndr), in cui arrivai a febbraio trovando una situazione difficile con la squadra penultima in classifica. Alla fine ne venimmo fuori alla grande salvandoci con due giornate di anticipo, anzi a un solo punto dai playoff. Perciò ho un ricordo molto bello, sono stato trattato benissimo e, pur con l’esonero dell’anno dopo, sono rimasti ottimi rapporti umani e di amicizia. A mio avviso, questa è la cosa più importante.
Tornando al mercato, mi chiedete se c’è ancora qualche giocatore col “mal di pancia”? Sì, ce ne sono e non prendono neppure più il buscopan. Ma nel calcio a volte i giocatori, anche se vuoi tenerli, potrebbero non voler restare perchè magari vorrebbero più continuità di gioco o più garanzie di titolarità. Ma io questa non posso assicurarla a nessuno, non sarei onesto a farlo. Se vi riferite a Nicolao questa è la situazione. Io non lo avrei mai dato via, ma lui ha chiesto di andarsene. Sciacca? E’ in scadenza a giugno e non ha trovato l’accordo: probabilmente per lui ci saranno altre soluzioni (andrà via, ndr). Odjer? Dobbiamo valutare insieme a lui. E’ chiaro che l’arrivo di Antonio Vacca può precludere alcune posizioni. Eh (sospira), quante ne abbiamo oggi? Mancano ancora dieci giorni al 31? Per me sarà come un “capodanno”, un nuovo inizio di stagione. Sicuramente quando c’è un mercato così, in cui ci sono diversi cambiamenti, per volontà sia tua sia no, diventa complicato anche gestire le varie situazioni che si presentano. Come quelle di giocatori non ancora pronti, e non lo è anche lo stesso Beretta: è questo il motivo per cui non lo impiego da titolare ed è stato già un azzardo metterlo in campo un tempo a Francavilla, il problema è che non avevo alternative e abbiamo dovuto rischiare che si facesse anche male vista la condizione fisica insufficiente. Noi non possiamo correre rischi di questo tipo: il campionato va avanti ed è ancora lungo, fra Coppa Italia e turni infrasettimanali. Dobbiamo cercare di recuperare i nuovi al meglio per poterli inserire. Di sicuro io alleno sempre tutti nel mio gruppo e perciò mi dispiace che invece arrivino giocatori non allenati e non in condizione. Purtroppo mi sta capitando spesso, e questa è anche responsabilità dei giocatori stessi: purtroppo tutti vorrebbero giocare ma la competizione a volte, anzichè fare da stimolo, rappresenta una frustrazione che non fa lavorare al meglio.
I nostri obiettivi? Direi una stupidaggine se parlassi ora di dove potremmo arrivare. Noi dobbiamo pensare solo alla prossima partita. Siamo in una fase in cui dobbiamo ancora rimetterci a posto. Possiamo ragionare meglio e darci qualche risposta realistica solo quando riusciremo ad avere tutti i giocatori disponibili perchè possiamo pure avere un miliardo di “nomi” ma se non sono disponibili restano solo tali. Pensiamo allora partita per partita, cercando di migliorare e di recuperare quanti più elementi possibili. Mi interessa poco, sul piano della campagna acquisti, discorsi sul lungo termine perchè da allenatore so che contano i risultati che riesci a ottenere subito. Perciò l’obiettivo di questo mercato in questo momento per me deve essere teso a mettere in campo una squadra in grado di affrontare subito il torneo. A fine stagione si faranno le valutazioni che riguardano giocatori, allenatore e società e da queste si ripartirà. Domani intanto, tra giocatori con problemi e altri in partenza, al momento mi mancano Peralta, Costa, Garattoni e Di Noia, più Sciacca e Nicolao di cui abbiamo già detto. Comprendete perciò perchè non possa sbilanciarmi sulla formazione di domani. Per il momento mi è sembrato doveroso preparare la gara coi giocatori sicuramente disponibili.
La Redazione
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