LA SCONFITTA? UN DETTAGLIO
Rino La Forgia

In quel di Catania una sconfitta che a mio avviso non deve farci disperare perchè poteva essere preventivata e per diversi motivi.
Intanto gli etnei rappresentano una formazione che naviga nelle posizioni nobili della classifica, una formazione la cui rosa potrebbe tranquillamente sostare nella serie cadetta. Una sfida, poi, che proponeva per la prima volta allo stadio il nuovo patron (Tacopina), non certo uno sconosciuto o uno che non sa il fatto suo (Roma, Bologna, Venezia, tanto per gradire le società di cui si è occupato). E vuoi che i rossoblù in campo non mostrassero qualcosa in più davanti al capo, specie nel periodo in cui qualcuno potrebbe far le valige in concomitanza col mercato invernale? Tra l’altro piuttosto scoppiettante, stando ai propositi dello stesso presidente.

In casa nostra situazione al contrario semmai, dove, a parte le barzellette societarie (ebbene, sì), una formazione di cui sappiamo bene che, senza alcuni giocatori di spicco, è ben poca cosa al cospetto poi della banda Piccolo & co. Un Foggia in terra di Sicilia assolutamente non in palla atleticamente, assolutamente non in grado di pungere dalla trequarti. Un miracolo se Dell’Agnello ha depositato in rete l’unica occasione di tutta la partita. Duole descrivere questo del nostro Foggia, soprattutto perchè i rossazzurri non è che abbiano fatto questa immensa prestazione. Ma così è.

La conclusione a cui si arriva è che il Foggia, questo Foggia, abbia già toccato il massimo in classifica e oltre non può (vorrei essere smentito), perchè oltretutto lo dicono i numeri. Intanto perchè le big che ci precedono in classifica hanno avuto la meglio su di noi (a parte Bari e Palermo che comunque prendono ogni tanto schiaffi quà e là). Poi perchè, come detto, se manca qualcuna delle pedine importanti (Curcio, Rocca, Del Prete, Fumagalli), siamo messi male. Quindi perchè, vuoi o non vuoi, l’attuale società dovendo far i conti in tasca propria, è evidente che punti in particolare agli under. Come puoi pretendere oltre in termini di posizione in classifica?
Senza considerare che le antipatiche diatribe societarie in qualche misura possono condizionare pure sul terreno di gioco. Sia chiaro che in giro c’è di peggio e non credo potremmo avere problemi di salvezza, salvo poi (non sia mai) punti di penalità per mancati adempimenti. Con questi chiari di luna, li puoi escludere?

Sulla società che vuoi dire più di quello che avviene da almeno un anno a questa parte? Chi è operativo e chi non viene messo al corrente delle trattative. Chi si associa ad una cordata e chi non la gradisce, e viceversa. E in tutto questo, l’unico che poteva essere garante della passione dei tifosi, sembra che si defili con le proprie quote (Pelusi). Per la serie….è stato bello, buonasera e grazie! Riguardo gli attuali esponenti poi, proprio non riusciamo a comprendere come sia stato possibile, al di là dell’esperienza Foggia, che queste due personalità siano potute convivere professionalmente. Mah…

A noi invece non resta che essere fiduciosi sul futuro rossonero, ma fai molta fatica. Noi stiamo vedendo solo tempo incerto, se non nuvoloni all’orizzonte. F. F.

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