Molte emozioni ma nessun gol in 120'. Poi il tecnico dei Blues cambia il portiere in vista dei penalty. E lo spagnolo non solo non para nemmeno un rigore, ma sbaglia anche l'ultimo...

Zero gol in centoventi minuti: una statistica tutt’altro che indicativa dell’ultima finale di Carabao Cup. Sul prato di Wembley, Chelsea e Liverpool si sono sfidate inseguendo il sogno di alzare il trofeo che, nelle ultime quattro stagioni, era sempre finito nella bacheca del City. Per effetto delle prestazioni dei due portieri, attori protagonisti nei primi 90’ e durante i supplementari, il match tra Thomas Tuchel e Jurgen Klopp è proseguito fino ai calci di rigore. Dopo una sfida da dieci tiri nello specchio e quattro gol annullati, Caoimhin Kelleher – sulla carta vice di Allison - si è aggiudicato il titolo di eroe della serata, riportando la coppa a Liverpool dieci anni dopo l’ultima volta. Nessun rigore parato, però, sia chiaro: il 23enne irlandese ha infatti calciato quello decisivo, prima dell’errore fatale di Kepa. Finisce così 11-10 per Milner&Co dopo tre, intensissime ore di gioco, e il Liverpool diventa il club più vincente nella storia della Coppa di Lega: sono adesso ben nove i successi dei Reds nella competizione.

Il match

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Klopp rinuncia ad Alisson per premiare il giovane Kelleher, portiere “di Coppa”, che al 6’ è subito protagonista con una respinta su Pulisic: Azplicueta serve al centro dell’area l’ex Dortmund, che con il piattone destro calcia in porta ma trova la deviazione del numero 62. Allo scoccare della mezzora è il turno del collega Mendy, tra i migliori in campo del Chelsea. Ottima manovra del Liverpool, con Keita che sfrutta una sponda per calciare dal limite: Mendy toglie il pallone dall’angolino alla sua destra, si rialza rapidamente e si oppone pure al tap-in di Manè. Al 45’ Mount si divora il gol dell’1-0: passaggio di Havertz verso il centro dell’area, il fantasista inglese - a due passi dal portiere – calcia al lato.

Al rientro in campo, Mount, pescato da Pulisic con un’imbucata, si ripete: stop di petto, controllo a tu per tu con Kelleher e destro impreciso che si stampa sul palo. Al 64’ il Liverpool sfiora il vantaggio con Salah, che su assist di Manè supera Mendy con un pallonetto. Il tiro è troppo debole, Thiago Silva rincorre la sfera e riesce a spazzare prima che entri in porta. Passano tre minuti e arriva il gol di Matip sugli sviluppi di un calcio di punizione: Alexander Arnold va da Manè sul secondo palo, il senegalese schiaccia di testa verso il centro dell’area, spalancando la porta al difensore, che incorna per l’1-0. Niente da fare, Attwell annulla tutto per fallo in attacco di Van Dijk. Passano undici minuti e l’arbitro interrompe pure la festa del Chelsea, che aveva esultato per il colpo di testa di Havertz su cross dalla sinistra di Werner. L’ex Lipsia era però partito in posizione di fuorigioco e il risultato rimane sullo 0-0. Nel recupero, un’occasione per parte: Van Dijk al 91’ ci prova su calcio d’angolo, Mendy però si allunga e salva ancora la squadra di Tuchel. Al 95’ Lukaku attacca il primo palo e calcia di prima con il mancino, ma Kelleher si fa trovare pronto. Proprio Romelu, entrato al 74’ al posto di Mount, fa tremare Klopp dopo otto minuti dall’inizio dei supplementari: il filtrante di Chalobah è perfetto per l’ex Inter, che entra in area di rigore, sterza verso il centro saltando Matip e trova la rete con il mancino. Lukaku era però partito un centimetro avanti a Van Dijk, bravo il guardalinee nel segnalare il fuorigioco. La storia si ripete al 19’, quando il belga si allarga a sinistra e serve Havertz in mezzo all’area: controllo, mancino e ancora gol, pure Kai è però in posizione irregolare.

La genialata di Tuchel

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A pochi secondi dal triplice fischio, Tuchel decide ancora di puntare su Kepa, esperto pararigori. L’ex allenatore del PSG mai avrebbe potuto immaginare che lo spagnolo sarebbe sì diventato l’uomo della serata, a causa però… di un rigore sbagliato.

Nella sfida dagli undici metri, tutti i giocatori di movimento si rivelano infatti impeccabili, andando sempre a segno e portando il risultato sul 10-10. A chiudere il giro sono così proprio Kelleher e Kepa, in un faccia a faccia che, alla fine, ha visto prevalere il primo: l’irlandese dal dischetto fa gol con un tiro di potenza all’incrocio, l’ex Bilbao spara invece alto e regala la coppa a Klopp.

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