L’Équipe riporta la litigata col direttore sportiva e pubblica la mappa dello spogliatoio dei parigini che riflette rivalità e amicizie

Amicizie, affinità, avversioni e naturalmente giochi di potere, con litigi, alleanze opportunistiche o spontanee, e magari anche qualche tradimento. La vita di spogliatoio non è mai un fiume tranquillo, soprattutto in quello del Psg. Lo sa bene Neymar che spiega come il calcio non sia tutto "amore e amicizia", e che a volte appunto litigare fa pure bene. Come capitato sabato, con lui e il capitano Marquinhos opposti al direttore sportivo Campos. Un diverbio che però avrebbe dovuto rimanere in spogliatoio, come sottolineato ieri dal brasiliano, e che invece è finito tra le pagine dell'Equipe che oggi, tanto per non farsi dettare le linea editoriale, ha pubblicato l'esatta geografia dello spogliatoio parigino. Una mappa che rivela gli equilibri della rosa del club dell'emiro del Qatar.

Sospetti

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Innanzitutto, colpisce la distanza evidente tra Mbappé e Neymar. Si sa, per loro stessa ammissione, tra i due non c'è più una vera amicizia. Sono lontani i tempi in cui nell'estate del 2017 Neymar, appena sbarcato a Parigi con lo status di giocatore più caro al mondo (222 milioni di euro pagati al Barcellona, tuttora un record), mandava messaggini al francese per convincerlo a trasferirsi dal Monaco. Mbappé arrivò a fine mercato e si dichiarò determinato ad aiutare Neymar a vincere il Pallone d'oro. Sembrava un'alleanza solida e vincente. L'estate successiva però cambiò tutto. Mbappé rientrò dal Mondiale in Russia con il titolo di campione, con l'idea di vincerlo lui il Pallone d'oro. Il trofeo invece andò a Modric ma qualcosa si ruppe nell'equilibrio tra i due. Tanto che nel 2019, il brasiliano tentò persino di tornarsene al Barcellona, inutilmente. Da allora è stato tutto un'altalena: "Ci sono periodi in cui siamo molto vicini, altri no", ha spiegato senza filtri Mbappé che la scorsa primavera ha sottoscritto un triennale record da 630 milioni. E Neymar si è convinto che il francese abbia chiesto la sua testa pur di firmare il rinnovo. Sospetto smentito dal parigino.

Megafono

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Comunque sia, oggi, in spogliatoio i due si tengono a debita distanza. Anzi, agli antipodi. Mbappé ha trovato posto vicino all'ingresso, a sinistra. Alla sua sinistra, l'amico vero Hakimi, quello con cui va spesso in vacanza insieme e condivide le serate libere. Intorno a Kylian c'è quindi tutto il polo autoctono che include non solo i giovani (Zaire-Emery, Bitshiabu e Gharbi), ma pure Mukiele e Ekitike, sbarcato nella capitale su raccomandazione del clan Mbappé. Ma nel clan dei francesi, rinforzato facendo piazza pulita dei sudamericani (Di Maria, Paredes, Icardi in particolare), c'è anche Kimpembe, il vice-capitano ambizioso che vorrebbe la fascia tutta per sé. Il centrale sabato ha di fatto disobbedito al capitano Marquinhos che aveva chiesto ai compagni di non andare a salutare i tifosi, dopo la sconfitta per 3-1 a Montecarlo. Kimpembe invece si è presentato davanti agli ultrà persino con un megafono.

Distanza

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Non è un caso dunque che Marquinhos si trovi nel punto più distante da loro, affiancato da Neymar. Sono stati loro due tra l'altro a litigare sabato con il d.s. Campos, che, prima di essere promosso dal presidente Al Khelaifi come consulente per le politiche sportive, ha fatto da intermediario per convincere Mbappé a rinnovare, rinunciando parallelamente, a trattativa in corso, all'incarico del Real Madrid che lo aveva ingaggiato per portare il francese nello spogliatoio di Ancelotti. Intorno ai due brasiliani comunque si articola il giro dei portoghesi (Sanches, Mendes, Pereira e Vitinha) e degli spagnoli Bernat, Rico e soprattutto Ramos, che siede alla destra di Marquinhos, da capitano ufficioso anche per l'allenatore Galtier.

Terzo polo

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E Messi? L'argentino sta in mezzo, in una sorta di terzo polo, a debita distanza dall'amico Neymar, ma non troppo lontano dall'ormai pari-rango Mbappé. E a fargli da guardaspalle i due italiani. Donnarumma, finalmente liberatosi dall'ingombrante presenza di Navas (scaricato in prestito al Nottingham Forrest nonostante il sostegno dell'amico Ramos che però ha il contratto in scadenza), ma soprattutto Verratti che Messi considera un riferimento in campo. Come Neymar che l'ha elogiato ieri in conferenza stampa: "Con lui giochiamo meglio". E come Mbappé che lo considera un amico anche al di fuori degli impegni di lavoro, tanto da averlo invitato con pochi altri alla presentazione della sua autobiografia a fumetti. Un evento glamour, molto esclusivo, in presenza di vari personaggi famosi francesi, ma non di Messi e Neymar. Con cui però deve lo stesso scendere a patti, in campo, per far vincere il Psg. Soprattutto in Champions League.

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