L’ex centrocampista, campione del mondo nel 1998 e d’Europa nel 2000 con la Francia, infierisce sul portiere italiano del Paris Saint-Germain

Confermato titolare tra i pali dall’arrivo di Christophe Galtier sulla panchina del Paris Saint-Germain, Gianluigi Donnarumma non riscuote ancora consensi unanimi in Francia. Già autore di una prima stagione complessa, il portiere italiano continua a mostrare difetti, con grande costernazione di Emmanuel Petit.

L’ex centrocampista della Nazionale francese non ha mancato di rivelare le sue verità sull’attuale livello mostrato dall’estremo difensore durante un intervento su RMC Sport. “Lo biasimo per non essere stato allo straordinario livello che aveva con la Squadra Azzurra quando è diventato campione d’Europa. Era brillante. Posso capire che dal suo arrivo la competizione con Navas sia stata per lui un problema. Aveva spesso il suo fantasma dietro di sé. Ma dopo la sua partenza avrebbe dovuto avere un attimo di respiro e così non è stato”.

Il campione del mondo 1998 e campione d’Europa 2000 si è spinto oltre dichiarando che l’ex Milan è “fermo” da quando si è stabilito nella capitale francese: “Sinceramente non lo vedo progredire. Nella leadership o nella sicurezza che può dare, anche se questa responsabilità è condivisa con i difensori. Ma che si tratti del suo gioco coi piedi o delle sue uscite aeree con la palla - mentre il ragazzo è alto 2 metri - si muove costantemente. Esita sempre, è spesso alle calcagna, e troppo spesso incollato alla sua linea quando il PSG è lontano dalla sua porta. Tuttavia, aveva ottimi allenatori dei portieri. Ci sono molti deficit nel suo gioco oggi”.

Petit, oggi 52enne, ha concluso chiedendosi se non sia un problema mentale a penalizzare Donnarumma: “È un problema di fiducia o di maturità? Questo non è l’ultimo baluardo che voglio vedere al PSG. Dal suo arrivo non ho visto alcun progresso”.

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