Rino La Forgia

Non c’è che dire, la sfida contro i cugini baresi ha regalato una partita come non si vedeva da tempo. Intensità, cuore e tanta generosità.
Diciamola tutta, il risultato rispecchia ciò che si è visto in campo e nonostante sui social gli avversari decantano come avrebbero potuto surclassare i nostri e di quale fattura sia stata la rete del 2-2, non vedo come possano sentirsi soddisfatti. Noi il nostro campionato lo stiamo facendo così come nei programmi (ne parleremo dopo), loro continuano a perdere colpi contro una diretta concorrente che come minimo gli sta mettendo ansia addosso.
Una partita dove tra assenti, età ed esperienza non può che inorgoglirci se mettiamo a confronto ad elementi di provata esperienza ed in gran parte tutti over. Se poi ci aggiungiamo il loro “talismano” (Galano)… In ogni caso, contenti loro.
La partita purtroppo è stata giocata su un terreno quasi impraticabile e non sai fino a che punto ha limitato l’una o l’altra squadra. Sta di fatto che se i nostri hanno appreso i dettami di Zeman, così come hanno appreso durante il corso dei 90 minuti, che sulla fascia destra (nei pressi della panchina rossonera) era inutile fraseggiare in un pantano, stiamo freschi (sorrido).
Due parole invece su alcuni protagonisti: incommentabile il gesto di un avversario riguardo l’atteggiamento verso un simbolo rossonero. Purtroppo una costante proprio da coloro che dovrebbero dare l’esempio, specie in una sfida già elettrica di per sè.
Per quanto riguarda i nostri, tutti oltre la sufficienza, anche se sul 2-1 abbiamo sofferto oltre il lecito la voglia di rivalsa biancorossa. Tra i migliori metterei Dalmasso nonostante alcuni peccati di gioventù, ma del portierino piace molto quell’essere un pò… Franco Mancini. Spregiudicato nelle uscite, anche se a volte difetta in queste circostanze nella presa. Ma diamogli tempo di crescere: il futuro è suo. Aggiungerei poi Curcio e la sua tecnica, e chissà che fino alla fine del torneo riesca a far cambiare parere ai più scettici. In ultimo ci metterei anche Ferrante col suo lavoro a volte oscuro, ma che come impegno… Poi sul pallonetto fuori misura ognuno dice la sua, ma spesso seduti in poltrona o sui gradoni certe giocate escono alla grande, esattamente come avere un joystick in mano.
Programmi. E qui, fuori dal terreno di gioco, che nascono come al solito le note dolenti.
Programmazione societaria. Sappiamo chi oggi è a capo del team foggiano, ma senza sapere come andrà a finire relativamente alla gestione quote. Personalmente non entro nel merito di certi tecnicismi, ma come tifoso mi fa specie vedere una Pintus coccolata all’atto della presentazione e solo Sabato scorso vedersi negata persino l’accredito. Considerazioni che un tifoso credo sia legittimato a fare pur non prendendo posizioni verso l’uno o verso l’altro.
Programmazione dal punto di vista tecnico? Ci sta che tu possa partire con un nugolo di ragazzotti perchè è l’anno zero, su cui poi costruire una formazione basandosi sugli elementi più validi come colonne portanti, ma come collocare la vendita di Nicoletti? Offerta irrinunciabile? Mi pare strano considerando ciò che ho appena detto, pare strano perchè sicuramente potevi monetizzare meglio a fine anno o negli anni successivi. Programmare sui giovani e poi in corso d’opera rimpolpare la rosa con ragazzi (sia pur validi, per carità) con qualche annetto sul groppone, così da smentire il progetto iniziale? Non è che davvero la B è un obiettivo stagionale, così come sventolato dallo stesso Canonico (altro cambio di idea)? E si badi bene, nonostante il valore dei nuovi acquisti, non è che abbiamo la certezza di una qualità superiore. I Kragl, i Farias, i Deli e i Gerbo sono presso altri lidi. Poi, per carità, noi siamo tifosi e speriamo pure nella Champions, ma razionalmente?
Io credo che Canonico sotto questo punto di vista debba chiarirsi con se stesso, così come a tutt’oggi non si è capito del siluramento di Pavone, ma forse sarà colpa mia. Scarsi risultati, prestazioni penose? Perchè non silurare Zeman, sarebbe stato più logico, o no? Così che addirittura lo stesso Zeman richiede di rimettere in sella il Ds e con addirittura un prolungamento? Qualcuno poi dirà che è stata una mossa intelligente di Canonico per carpire un doppio mandato. Mah…
Programmazione per un rapporto cordiale e proficuo su quello che è il motore di tutto: i tifosi. Ed allora mi si spieghi perchè all’atto della sottoscrizione di un abbonamento (di fatto un contratto società-tifosi) non si menzioni di una eventuale gara pro Foggia? E’ questa la considerazione della proprietà verso i tifosi a cui aggiungo lunghe fila ai botteghini e difficoltà per chi proveniva da altre regioni in occasione del derby? Altra domanda: se dopo aver sottoscritto l’abbonamento per questione di causa maggiore (pandemia), gli stadi fossero stati chiusi? Sarebbero stati rimborsati? Una risposta ce l’avrei. Ma soprattutto i tifosi hanno dato fiducia a questa proprietà indipendentemente da tutto. I tifosi con i fatti hanno supportato e dato fiducia alla proprietà. Il contrario?
Così che spogliandosi dagli abiti del tifoso, tra i soldi ricevuti dalla vendita di Nicoletti e il prendere soldi approfittando di una gara di cartello, è esagerato pensare alla sensazione di chi vuol prendere il prendibile come se il futuro non prevedesse la propria presenza? Ci aggiungo infine anche la questione logo. Cerchio chiuso? F. F.

foto by Potito Chiummarulo

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