Con una tripletta ha steso il Monza nell’andata di semifinale playoff facendo piangere Galliani e Berlusconi. Guadagnando la ribalta in un colpo solo (anzi tre) : da Carneade a Eroe di Cittadella, da comprimario dell’ottimo team di Venturato (15 presenze e 2 reti dal suo arrivo in Veneto a Gennaio, ma meno di 800 minuti in tutto) ai titoli su tutti i giornali. “Tripletta di Baldini. Cittadella perfetto”, titola la Gazzetta dello Sport nell’edizione di oggi, proseguendo poi nell’articolo: “Venturato ne cambia uno solo rispetto a giovedì, si chiama Enrico Baldini, gioca in attacco ma non è un attaccante. È un onesto trequartista di 25 anni dai piedi buoni, che di solito mette le idee al servizio degli altri. Bene, è lui a lanciare il Cittadella verso la finale, affossando con tre gol il dolente Monza. La partita che non t’aspetti, il protagonista che non t’aspetti. Perché stavolta a decidere è il singolo, non solo la proverbiale organizzazione del Citta”; “Baldini fa grande il Cittadella. Disastro Monza”, replica il torinese Tuttosport mentre il Corriere dello Sport (“Cittadella micidiale: la tripletta di Baldini stende il Monza”)  aggiunge che “Venturato l’azzecca di nuovo: l’eroe della giornata è Baldini, l’unico cambio nell’undici titolare schierato nell’ultima gara con il Brescia”

Enrico Baldini, toscano di Massa, classe ’96, era fino ad ora sconosciuto ai più. Una carriera un po’ in sordina, partita dal vivaio dell’Inter ma persa tra le serie minori, Pro Vercelli, Fano, poco più che una comparsata ad Ascoli. Da oggi, oltre che sui titoli dei giornali, è sui block notes dei principali osservatori e ds della Penisola. Tutto grazie ad una straordinaria tripletta : tre gol di ottima fattura con cui il Carneade inchioda al muro il Monza dei fin troppo noti calciatoroni scelti da Galliani e presi (strapagandoli) grazie all’ampia prodigalità del Berlusca, di cui il club brianzolo è l’ultimo divertissement.

Pochi però sanno e ancora meno ricordano una storia: questo ragazzo dai piedi buoni ma sbocciato tardi non più tardi di 4 mesi fa era stato ad un passo dal Foggia. Il dg Ninni Corda infatti lo aveva inserito nell’accordo che doveva portare a Fano l’ex capitano Gentile. L’accordo tra le società era ormai fatto: Baldini avrebbe lasciato l’Alma Juventus raggiungendo Foggia, a costo praticamente zero, o quasi. “Con lui ci saremmo messi molto bene”, aveva poi commentato Corda. In effetti il suo arrivo avrebbe contribuito ad aggiungere qualità e alternative a ben due reparti (centrocampo e attacco) considerando la duttilità del giovane massese. Tuttavia, ad intesa tra i club raggiunta e solo da completare con la firma anche del giocatore, giunge la mattina dopo la chiamata di Marchetti, ds e proverbiale cacciatore di talenti del Cittadella. E così sfuma tutto: Baldini approda in Veneto, quasi nell’indifferenza dell’ambiente granata. Per lui un girone di ritorno avviato a fari spenti e finito in crescendo: 15 presenze totali, solo 8 da titolari e anche un infortunio muscolare che sembrava tarparne la volata. Invece Venturato lo ripesca contro il Monza dei blasonati. E da ieri la carriera di questo ragazzo, che poteva essere l’ennesima geniale intuizione del dg nuorese, non sarà più la stessa.

Giancarlo Pugliese

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