La squadra andalusa batte per la prima volta nella sua storia i blaugrana che ora sono a +7 sul Real

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

Enorme sorpresa ad Almeria. Nella sfida tra la capolista e la penultima, separate da 37 punti, l’Almeria ha battuto 1-0 il Barcellona evitando quella che doveva essere la virtuale chiusura della Liga.

Con una vittoria Xavi si sarebbe portato a +10 su Ancelotti, e invece resta a +7 e alla fine in questa giornata il Barça ha perso un punto dal Madrid. E soprattutto ha mostrato una fragilità estrema: evidentemente l’eliminazione dall’Europa League sofferta ad Old Trafford ha lasciato strascichi psicologici molto pesanti. Due sconfitte consecutive dopo 18 partite senza perdere, e vedremo come andrà nel Clásico di coppa della prossima settimana. L’Almeria aveva vinto solo una partita nelle ultime 8 giornate, e mai nella sua storia contro il Barça: 13 sconfitte (le ultime 9 di fila) e due pareggi. Giornata storica dunque, firmata da un ragazzo nato in Costa d’avorio ma con passaporto del Mali, El Bilal Toure.

DIFESA INDEBOLITA

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Con questa partita piazzata tra lo spareggio col Manchester United in Europa League (giovedì scorso) e la semifinale di andata della Copa del Rey al Bernabeu (giovedì prossimo), Xavi sceglie di fare turnover, soprattutto in difesa. E lasciando fuori le colonne Araujo e Kounde dando spazio a Sergi Roberto (arretrato a terzino destro) e al sempre fragile Eric Garcia indebolisce notevolmente il reparto. Fuori anche Balde e Raphinha, dentro Ferran Torres e Gavi, squalificato ad Old Trafford.

ALMERIA ECCELLENTE

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L’Almeria era penultimo e veniva da 3 sconfitte consecutive, l’ultima un pesantissimo 6-2 incassato a Girona. Rubi, tecnico cresciuto alla Masia che in gioventù ha allenato anche Xavi, ha preparato con coscienza la partita, schierando il meglio in attacco: Leo Baptistao a destra, El Bilal Toure e il colombiano Luis Suarez davanti. La fame e la necessità hanno portato a un primo tempo eccellente dell’Almeria, attento dietro e letale davanti.

OTTAVO GOL

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Solo un’occasione concessa, e sprecata da Sergi Roberto (18’), e poco dopo (24’) la rete di El Bilal Touré. Il giovane africano ha controllato con il petto un lancio lungo dell’ex milanista Rodrigo Ely (partita colossale la sua), scarico a Luis Suarez che con un colpo perfetto ha pescato il compagno alle spalle di Christensen: controllo col sinistro e destro potentissimo sotto la traversa per quello che è appena l’ottavo gol concesso dal Barcellona in 23 giornate. Era appena la terza volta che la squadra di Xavi si è trovata ad inseguire: col Madrid ha perso, con l’Osasuna ha vinto, con l’Almeria è caduta di nuovo.

CARTELLINI E SQUALIFICHE

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Nell’intervallo Xavi ha inserito Raphinha per Kessie tornando al 4-3-3 ma più che occasioni il Barça ha collezionato gialli pesanti: Xavi, Raphinha e Gavi sono stati ammoniti e salteranno per squalifica la sfida contro il Valencia di domenica prossima.

LARGO AI GIOVANI

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L’entrata di Marcos Alonso e Araujo, per Eric Garcia e Jordi Alba ha portato a un nuovo cambio di sistema, 3-4-3. Ancora niente però in fase di produzione di gioco. E allora come ultimo tentativo Xavi ha provato con i giovanissimi Pablo Torre e Angel Alarcon, un 2003 e un 2004, per Busquets e Sergi Roberto. Un colpo di testa fuori di Lewandowski, un destro di Alarcon parato da Fernando, tre occasioni tra aria e terra per Araujo, fisso in attacco, ma il pari non è arrivato. Anzi, è stato Ter Stegen a salvare un gol che sembrava fatto nell’uno contro uno con Ramazani. La Liga non è chiusa, mentre la crisi blaugrana è apertissima.

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