Il tecnico del Campobasso Mirko Cudini ha commentato a fine gara l’1 a 1 tra i suoi e i satanelli di Zeman. Ecco le sue dichiarazioni:

Penso che la nostra prestazione sia stata positiva, considerando l’arco dei 90 minuti. Abbiamo un po’ sofferto l’atteggiamento molto aggressivo del Foggia nel primo tempo. Lo sapevamo già ma non abbiamo saputo trovare le giuste geometrie. Poi nel secondo tempo siamo venuti fuori con una proposizione diversa, soprattutto sugli esterni, trovando qualche buona giocata. Ora, dire che potevamo anche vincerla magari è un po’ esagerato, però quando l’inerzia era dalla nostra si poteva fare qualcosina in più, in qualche ripartenza non siamo stati abbastanza lucidi. Ma devo fare i complimenti ai ragazzi, dopo una partita come quella scorsa in cui avevamo subito un risultato molto pesante oggi avevamo un brutto cliente come il Foggia di cui tutti conosciamo la fisionomia ben precisa ed è una squadra difficilissima da incontrare. Ma nonostante le assenze i miei ragazzi hanno risposto bene, chiunque è entrato in campo ha dato ciò che doveva dare. Di questo sono molto contento.

Oggi abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico, passando al 3-4-3 dal nostro 4-3-3, per coprire meglio soprattutto sugli esterni, dove il Foggia è molto pericoloso. Però eravamo troppo bassi proprio sulle fasce. L’accortezza principale nel secondo tempo è stata questa, cercare di essere un po’ più offensivi altrimenti avremmo subito per tutto il tempo. Ci è andata meglio, anche grazie ad una minore pressione da parte del Foggia che era preventivabile. Siamo stati bravi a non subire il secondo gol che nel primo tempo poteva anche scapparci in qualche situazione, e quindi a mantenere la partita aperta. Poi siamo stati bravi nella ripresa a raddrizzarla subito. La reazione, l’intensità e il carattere ci sono state, quindi ci portiamo a casa un buon punto.

Zeman? L’ho conosciuto personalmente oggi. Lo avevo incontrato spesso da avversario in campo ma senza aver avuto mai modo di conoscerlo. Gli ho fatto i complimenti: si è rimesso in gioco all’età sua, mantenendo con coerenza per tanti anni le proprie idee di gioco. Per me c’è solo da fargli i complimenti.

Giancarlo Pugliese

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