…I TIFOSI RESTANO

Sarà banale ripetere ciò che a volte non sembra ovvio, ma è la verità: tutti passano, i tifosi restano.

In questo contesto, l’atteggiamento di equilibrio e serena attesa tenuto a tutta evidenza dagli ultrà in ordine alle notizie societarie mi trova stavolta pienamente d’accordo. Un atteggiamento corretto e pacato, nell’attesa dei fatti. Fatti concreti. Se la Fortore è interessata lavori sotto traccia, eviti commenti, comunicati, etc, e se son rose… Anche perchè semmai creano ulteriori difficoltà ad una eventuale trattativa. Solo nel caso in cui dovesse desistere, acquisiremo le loro risultanti e a noi poi le successive valutazioni. Dall’altra parte Canonico: deluso da Zeman, dall’esito dell’ultimo torneo (evito tassativamente un personale giudizio), ne consegue che coi FATTI dovrà esigere da SE’ STESSO innanzitutto dei risultati notevoli.

Dove nascono allora le ennesime spaccatura, le fazioni, i pro, i contro, gli “odiatori”, i “leoni da tastiera”? Premesso che tutte queste esternazioni che si possono leggere qua e là fra i social fanno ridere se uno ha come unico interesse Foggia ed il Calcio Foggia, a mio avviso il tutto nasce dal fatto che una parte di tifosi nel frattempo ringrazia Canonico e aspetta il termine della prossima stagione per verificare i risultati; di contro, ci sono coloro che hanno avuto un anno di tempo per “pesare” l’attuale dirigenza (compreso le tantissime “scivolate”) ed hanno timori sul reale cambiamento di quest’ultima in favore della nostra passione. Ora al di là di personaggi che si aggrappano alla fede rossonera, magari per propri interessi (spero vivamente di no), io penso che la stragrande maggioranza abbia a cuore solo ed esclusivamente la maglia. Anche perchè, se è vero che non siamo proprietari del Foggia, è bene ribadire che è altrettanto vero che, in relazione al proprio reddito, si è dato nel tempo, nei decenni, molto più di un qualsiasi presidente. A livello di abbonamenti/biglietti, a livello di trasferte (ed in qualsiasi categoria), senza considerare costi ancor più gravosi e non quantificabili relativamente al rinunciare alla propria famiglia, ai disagi da trasferte e tanto altro. Ancor di più le non quantificabili sofferenze che questa fede calcistica ha generato nel corso del tempo (come fai a condannare chi vuol vincere facile tifando per chi lotta per lo scudetto, per chi non ha patemi per una retrocessione?).
Per quanto ci riguarda comunque potremmo dunque star tranquilli: del resto c’è uno che ci promette un torneo da protagonisti, cos’altro desideriamo?
Cos’altro desideriamo se dopo tanti anni di traversie intravvediamo la luce in fondo al tunnel? Se poi questa famosa luce in fondo al tunnel possa essere o meno il Frecciarossa in partenza da Bari saranno i fatti a dirlo. F. F.

Rino La Forgia

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