I fatti risalgono a un periodo tra il 2016 e il 2018. Secondo i blaugrana erano in cambio di relazioni sui fischietti. Ma gli investigatori sospettano favori arbitrali

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

Uno scandalo arbitrale sta agitando la vigilia del Barcellona, impegnato domani in Europa League contro il Manchester United. La trasmissione radiofonica "Qué t’hi jugues" (Cadena Ser Barcellona) e il quotidiano madrileno As hanno rivelato che il Barcellona negli anni 2016, 2017 e 2018 ha versato oltre 1,3 milioni di euro a un ex arbitro che in quel momento era il vicepresidente del comitato arbitrale spagnolo. Il Barcellona, attraverso un comunicato, ha cercato di spiegare la ragione dei pagamenti e ha minacciato querele per tutti coloro che faranno supposizioni o legheranno il club ad attività illegali.

le due versioni

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La faccenda è venuta fuori grazie a un controllo del fisco spagnolo, insospettito da alcune fatture emesse da una società chiamata Dasnil 95. Il socio unico della Dasnil 95 è José Maria Enriquez Negreira, arbitro in Liga tra il 1980 e il 1992 passato poi alla vicedirezione dei fischietti nel comitato spagnolo. Secondo quanto emerso dall’inchiesta del fisco, la Dasnil 95 ha incassato dal Barcellona 532.728 euro nel 2016, 541.752 nel 2017 e 318.200 nel 2018. Secondo il Barcellona soldi venivano pagati per avere in cambio relazioni sugli arbitri, “pratica comune in tutte le società” stando a quanto si legge nel comunicato del club catalano. Per gli investigatori invece “il Barcellona voleva assicurarsi che non fossero prese da parte degli arbitri decisioni sfavorevoli, o altresì che tutto fosse neutrale".

dal 2009

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Le fatture sono state emesse dalla giunta blaugrana diretta dall’allora presidente Josep Maria Bartomeu, che però ha fatto sapere di aver ereditato la cosa dalla gestione Laporta, perché il servizio era in atto dal 2009. Il servizio fu terminato nel 2018 quando l’ex arbitro smise di lavorare per il Comitato. Laporta è tornato alla presidenza del club due anni. E non ha voluto rilasciare dichiarazioni a questo proposito, ma ha sottolineato come la notizia esca proprio ora che il Barça è tornato a dominare la Liga. Per il momento sono stati chiamati a dichiarare l’ex dirigente del Barça Albert Soler e l’ex Ceo del club Oscar Grau. Gli inquirenti non hanno trovato alcuna documentazione dei servizi prestati dall’ex arbitro Enrique Negreira, che si è difeso dicendo che le sue relazioni per il Barcellona erano tutte orali. E c’è dell’altro, perché il figlio dell’ex arbitro, mentre il padre dirigeva i fischietti spagnoli, si occupava della loro salute mentale, dando lezioni di coaching e fungendo da terapeuta personale per alcuni di loro. Il padre li doveva controllare, il figlio li curava.

conflitto d'interessi

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La Federcalcio spagnola ha emesso un comunicato nel quale prende le distanze da Enriquez Nogueira e afferma che nessuno dei suoi tesserati può svolgere funzioni che rischino di generare un conflitto d’interessi, mettendosi a disposizione degli inquirenti.

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